sabato 31 ottobre 2009

Ma paperino come si è vestito per Halloween?

Anche Halloween è andato, ce l’abbiamo fatta anche quest’anno!!
In un turbinio di ragazzi che entravano chiedendo mostri, personaggi spaventevoli, ( a noi, quarantenni o quasi, completamente sconosciuti ) con Luca che si divertiva un sacco a far vedere il costume da scheletro che diventa fosforescente al buio ( ogni tanto spegneva la luce, senza dir nulla a nessuno, il bischero) per far vedere l’effetto magico, io che cercavo di capire se le ragazze volevano un abito mostruoso o che facesse risaltare la loro femminilità ( o tutte e due)… ecco arrivare altri clienti per un’altra festa, a tema cartoni animati…
A questo punto l’attenzione si sposta verso Biancaneve, che rimane spesso senza nani, o a Cappuccetto rosso senza lupo, o al contrario Lady Oscar che deve rimanere unica, anche perché poi Andrè com’era vestito?

Alla sera con il tavolone pieno di streghe, maghi, zucche, mantelli, Cenerentole, stanchi “morti”, rimandando al giorno dopo il riordino del laboratorio, spente tutte le luci, per andare, finalmente, nella nostra piccola casa a farci una bella cenetta, ecco la maschera dello scheletro che si illumina, ed, ovviamente il mio spavento assicurato!!!!!!!!!
Barbara

martedì 27 ottobre 2009

Che strano posto, poi, è questo qui!

Chi non è mai entrato rimane sempre stupito dai colori, dalla varietà dei costumi, e dalla confusione, è impossibile l'ordine perfetto in questo lavoro!
Gli abiti quando c’è molta gente, è come se volassero sopra i clienti, eh già, perché la maggior parte è appesa in alto, e così si possono veder arrivare in contemporanea un costume da Napoleone, uno da principessa Sissi e un Superman.
Non si sa mai chi entrerà e quale richiesta ( a volte incomprensibile, estrosa, assurda…) farà, per cui ogni giorno è una sorpresa!
La maggior parte dei clienti ci chiede come facciamo a ricordarci dove sono i costumi, di quanti “pezzi” sono composti, le taglie: l’unica risposta è la memoria, che ovviamente, ogni tanto fa cilecca, specialmente se qualcuno di noi sposta qualcosa e non si ricorda dove l’ha messo, ma capita molto raramente.

I costumi, fortunati loro, viaggiano, gli smoking hanno accompagnato vari professionisti in tutto il mondo, da Londra a Bangkok, gli abiti d’epoca in tante feste e rievocazioni, in mostre in Italia e all’estero.

Eh sì è proprio un bel lavoro, anche se molto faticoso, anche se non sembra, ma gli abiti vanno lavati, stirati, messi in misura, e sempre ritoccati ( scuciture, bottoni che spariscono, guarniture da cambiare ecc.), per essere sempre in forma, almeno loro!!!

martedì 13 ottobre 2009

La nostra storia


L’atelier Barbieri Costumi e’ il frutto di un’attivita’ di creazione e noleggio costumi avviata a inizio‘900 da Silvio Galli, continuata da Oreste Rubbiani e totalmente ricreata e ampliata da Carmen Reali Barbieri.

Per piu’ di 50 anni Carmen ha dedicato ai costumi il suo talento, la sua passione, la sua creativita’, tanto da essere apprezzata non solo da tanti affezionati clienti e da compagnie teatrali modenesi,ma anche da famosi scenografi come Koki Fregni e registi quali Visconti e Gregoretti .
Alcune delle sue creazioni sono state esposte a mostre in Italia e all’estero.

Nel 2003 incomincia ad affiancare Carmen la nipote Barbara Casalgrandi,attuale titolare della ditta.

Ad aiutare Barbara c'è Anna Maria Baldini, costumista e attrice teatrale modenese e Luca Montorsi.

Dal 2007 il laboratorio si è trasferito dalla vecchia e storica sede di Via della Vite,13 in Via Ruggera, 13 ( siamo affezionati a questo numero!), rimanendo, quindi , nella stessa zona del centro, solo una via più in là!